Unboxing
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In un mercato con confezioni di vendita sempre più scarne e meno dotate, Asus percorre il sentiero in senso opposto! Come anticipato, la confezione di vendita di Asus Zenfone 7 Pro, è molto ricca e completa. In confezione troviamo oltre al device in questione, due cover, ambedue in policarbonato, ma con finiture e grip diverso. La più appagante, dal mio punto di vista è la cover con finitura “simil carbonio” di colorazione nera, che però, una volta applicata allo smartphone, lo inspessisce e lo rende meno fine alla vista. La cover in policarbonato trasparente invece, da un tocco di raffinatezza in più, lo smartphone sembra molto più fine ed elegante. Oltre alle cover, troviamo i manuali di istruzione, l’alimentatore fast charge da 30W, non eccessivamente ingombrante, forse leggermente corto il cavo di alimentazione, in standard tipo C, su ambedue le estremità.
Una confezione di vendita molto amplia e completa, apprezzo la presenza delle due cover, di cui una, quella in simil carbonio, presenta una piccola “linguetta” estraibile per fermare la rotazione della Flip Camera. Dettagli? Certamente, ma che ci fanno capire la cura nell’ingegnerizzazione di un determinato prodotto. Da notare che la confezione di vendita non è arrivata in ottime condizioni presso il mio ufficio, qualche ammaccatura ai bordi, pellicole degli accessori “stracciate” in malo modo, insomma non il massimo. Non una colpa di Asus probabilmente, forse qualche “collega” distratto dovrebbe porre più attenzione negli Unboxing dei prodotti in test! Polemiche a parte, il device è davvero molto interessante e ben costruito.
Design
Asus Zenfone 7 Pro già dalle prime ore di utilizzo mi è sembrato un device solido, ben costruito, forse un tantino pesante. A parer mio, stupendo il vetro posteriore, con effetto della colorazione cangiante al variare della luminosità ambientale. Frame in metallo, ben costruito, non ho notato imprecisioni o scricchiolii pigiando i vari tasti presenti ai lati. Sul versante destro di Asus Zenfone 7 Pro, abbiamo il bilanciere del volume ed il tasto blocco/sblocco display nel quale è integrato il sensore di impronti digitali. Sensore molto preciso, non perde mai un colpo, reattivo, ma avrei preferito un sblocco con sensore sotto al display. Spesso infatti, durante alcune passeggiate all’aria aperta, una volta bloccato in dispositivo e riposto nella tasca del giubbino, mi è capitato più volte di “sbloccarlo” involontariamente, facendo presa sul lato dove è presente il sensore stesso. Ottimo il feed dei tasti bilanciere del volume, sono ben costruiti, non “ballano” e restano ben agganciati nel loro alloggiamento.
Lato sinistro sicuramente più spoglio, rispetto al destro, qui vi è infatti uno slot triplo, il quale da spazio a due nano sim e ad un’espansione di memoria in formato Micro SD. Espansione di memoria implementata sempre meno sui top gamma, in questo caso, un plauso ad Asus, per aver scelto di implementare tale “tecnologia“.
Inferiormente traviamo la porta di ricarica di Tipo C, e l’altoparlante di sistema. Altoparlante ovviamente stereo in quanto la capsula auricolare funge da secondo altoparlante. Da segnalare la presenza della tecnologia OTG, mentre la porta in questione non permette l’uscita video.
Degna di nota la presenza di un led di stato, il quale ci indicherà la presenza di “nuove notifiche” o la batteria scarica, illuminandosi, in questo caso, di luce rossa. Superiormente abbiamo la cerniera per permettere alla Flip Camera di Asus di ruotare, cerniera ben implementata, molto solida e ben “camuffata” nella scocca satinata. Camera che però non è esente da critiche, in quanto, se si pigia sulla sua superfice, al tatto, si avvertirà un movimento, un gioco di 3 millimetri che, non compromette assolutamente l’uso quotidiano, ma da un po’ fastidio al tatto. Complessivamente il design mi è piaciuto, non è estremo, sembra quasi ancorato ad una filosofia di design “tradizionale”, sembra non eccedere in nulla, se non per la vistosa tripla camera, che, nel ruotare, attira tanti sguardi su di sé.
La colorazione è semplicemente fantastica, i giochi di luce che dona la back cover in vetro sono stupendi. Apprezzo anche la posizione del logo “Asus” nella parte bassa, il quale, diviene ulteriore elemento di design e non “storpia” l’armonia generale dello smartphone. Costruito davvero bene, ha dalla sua un peso molto importante, peso che conferma la solidità generale da me riscontrata. Questo fattore se da un lato può essere una nota di merito ad Asus, dall’altra, nelle sessioni social, o durante una lettura in metro, può risultare un po’ scocciante, in quanto dopo alcuni minuti, si avvertirà il peso del device! E per chi come me, non ha delle mani molto grandi, può risultare un fattore fastidioso e da prendere in considerazione.
- Dimensioni e caratteristiche: 165.1×77.3×9.6mm, 230g; vetro frontale(Gorilla Glass 6), vetro posteriore(Gorilla Glass 3), frame in alluminio; Colori disponibili: Aurora Black, Pastel White.
Ovviamente non presente il jack audio da 3.5 mm, e manca la certificazione IP68, a mio avviso giustificabile, vista la presenza della Flip Camera che va ad “inficiare” l’impermeabilità del dispositivo.
Comparto telefonico
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Comparto telefonico al top! Nel mio studio, il mio iPhone XS Max, insieme alla maggior parte dei dispositivi da me testati, fanno fatica ad agganciare la rete 4g, rendendo le conversazioni telefoniche, poco gradevoli o intermittenti. Con Asus Zenfone 7 Pro, ho notato sin da subito la maggior stabilità e qualità delle chiamate, potendo “rispondere” anche in angoli in cui di solito avevo campo. Buono il dialer della UI, il quale permette anche di registrare le chiamate, segnalo invece la mancanza del rilevatore spam di chiamate in entrata.
Ottima la stabilità del wifi, che con lo standard 6 non ha dato mai segnali d’incertezza o improvvise disconnessioni. Ho testato tale comparto con una 200 mega TIM, i risultati sono stati più che ottimi, un pelo sopra iPhone XS Max e Google Pixel 4a. Peccato per il sensore di prossimità che in alcune circostanze non rilevava la presenza del mio volto, facendo attivare il display e causare di conseguenza tocchi involontari. Nulla di veramente drammatico, reparto “chiamate” promosso a pieni voti.
Hardware & Prestazioni
- Display: 6.67″ Super AMOLED, risoluzione 1080×2400, 20:9 aspect ratio, 395ppi; HDR10+, 90Hz refresh rate.
- Chipset: Qualcomm SM8250 Snapdragon 865+ (7 nm+): Octa-core (1×3.1 GHz Kryo 585 & 3×2.42 GHz Kryo 585 & 4×1.8 GHz Kryo 585); Adreno 650.
- Memorie: 256GB 8GB RAM; UFS 3.1; microSDXC (slot dedicato).
- OS/Software: Android 10, ZenUI 7.
- Camera: flip-camera moduli: Wide (principale): 64 MP, f/1.8, 26mm, 1/1.72″, 0.8µm, PDAF, OIS;
- Camera Ultra wide : 12 MP, f/2.2, 113˚, 17mm, 1/2.55″, 1.4µm, dual pixel PDAF;
- Telephoto: 8 MP, f/2.4, 80mm, PDAF, OIS, 3x optical zoom;
- Dual-LED flash, HDR
- Video Rec: 8K@30fps, 4K@30/60/120fps, 1080p@30/60/240fps, 720p@480fps; gyro-EIS, HDR.
- Batteria: 5000mAh; Fast charging 30W, USB Power Delivery 3.0, Reverse charging.
- Sensori: accelerometer, gyro, proximity, compass; NFC, Touch ID
Hardware al top! L’Asus Zenfone 7 Pro è uno dei device più veloci e reattivi che io abbia mai provato, merito probabilmente dello snapdragon 865 montato al suo interno. Lo smartphone in questione non scalda davvero mai, se non quando è messo davvero sotto stress, per esempio nelle sessioni di gaming prolungato, con giochi “abbastanza” pesanti quale potrebbe essere Real Racing. Degna di nota la presenza del “Game Genie“, un centro di controllo gaming, che si attiva durante la sessione, funzionalità interessante, ripresa dallo stile della gamma Asus Rog. Grazie al “Game Genie” possiamo monitorare la temperatura del processore, pulire la memoria RAM, effettuare streaming su YouTube e registrare le sessioni di gioco.
Inoltre la fluidità di Asus Zenfone 7 Pro non viene intaccata con percentuale di batteria bassa ne con il risparmio energetico attivo, non avrete mai quel senso di “rallentamento” generale del sistema operativo, che come affermato precedentemente, resta reattivo e fluido. Un qualcosa non da poco nel panorama Android, dove spesso e volentieri, con device dotati di Hardware top, mi è capitato di assistere ad animazioni “al rallentatore” che vanno ad intaccare quella che è la fluidità dell’intero sistema.
Durante uno dei miei speedtest, aprendo applicazioni a raffica, il device è stato così “veloce” da non perdere mai un colpo, ad un certo punto, questa reattività, diventava quasi fastidiosa, inducendomi in erronei “tap” su applicazioni di poco conto, velocità da indurre anche alle ottime memorie UFS 3.1. Anche il “gestore delle pagine” orami denominato “business manager”, tendenzialmente applicazione che “lagga”, sulla maggior parte degli smartphone in test, si è dimostrato privo di incertezze o strani caricamenti.
Ciò che mi ha convinto meno è la vibrazione della tastiera, non che sia male, ma da un tale device, con questo hardware, mi sarei aspettato un feedback in pieno stile iPhone o Google Pixel. Anche nella “scrittura” di note o appunti per review, non ho notato problemi, ottima la digitazione, touch, manco a dirlo, perfetto e reattivo. Qualche piccolo problema, oltre alla vibrazione, è stato da me riscontrato nel sensore di prossimità. Spesso durante le chiamate ha “pasticciato“, prendendo tocchi involontari, che in alcuni casi, hanno portato al termine involontario della chiamata stessa.
Display
Il Display è un unità da 6.67″ “Super AMOLED” con una risoluzione di 1080×2400, 20:9 di aspect ratio, 395ppi e HDR10+, degna di nota la presenza del refresh rate a 90Hz. Il display di Asus Zenfone 7 Pro è letteralmente stupendo, i colori sono fantastici, non troppo saturi, le immagini brillanti, una vera goduria usufruire di tale unità. Se a tali caratteristiche tecniche aggiungiamo una frequenza di aggiornamento dello schermo di 90Hz, il tutto diventa ancora più performante e godibile in ogni condizione. Buona la luminosità del pannello, ottimo il lavoro del sensore che abbassa e alza la luminosità nei giusti momenti e nella giusta percentuale. Il refresh rate a 90 Hz salta subito all’occhio, lo scroll dei menù è fluido, non vi sono lag, sembra un esperienza iOS style.
Nel menu del dispositivo inoltre, è possibile decidere se avere sempre attivi i 90Hz, o se renderli disponibili, nei casi in cui effettivamente danno una marcia in più. Personalmente, ho testato approfonditamente ambedue le “opzioni”. Lasciando scegliere al sistema quando attivare il refresh rate maggiore, risparmierete batteria e non avrete cali nell’esperienza utente. La giornata “stress” del live batteria l’ho conclusa mantenendo sempre attivo i 90Hz e non ho notato un consumo di batteria eccessivo, sono riuscito in ogni caso ad arrivare a sera senza particolari grattacapi. Inutile affermare che i pixel non si vedono nemmeno a scherzare, il pannello è molto definito ed i contrasti rendono le maratone di Netflix o anche un semplice video su YouTube un esperienza piacevole.
Denoto che su Netflix, viene riconosciuto l’HDR e i video in 1080p .
Tutto oro quello che luccica? Ovviamente no cari lettori! Ok il pannello super definito, ok i colori stupendi ma, c’è un ma! Durante alcune notti insonni, spulciando il feed di Google, con una luminosità bassissima, ho notato che gli sfondi scuri, tendenti al grigio, avevano una strana colorazione “rosa”. Ho pensato di essere stanco, di dover staccare e andare a dormire. Il giorno seguente quell’alone era scomparso, ma ero sicuro di aver visto qualcosa che non andava, così ho deciso di ricreare un ambiente con poca illuminazione nella mia camera, ho abbassato la luminosità al minimo, e indovinate? Ho percepito di nuovo questo strano alone, che rende il display davvero poco godibile e molto fastidioso.
Insomma, non proprio un bel vedere! Ma sono intoppi che possono capitare, d’altronde il magico “collega” che ha testato il device prima di me, non l’ha trattato con i guanti. Così ho posto il problema all’agenzia che ha effettuato la spedizione, informandoli dell’anomalia, da questo punto di vista la PR che mi ha “assistito” è stata molto gentile e cordiale, risolvendo la “problematica” in un batter d’occhio!
Batteria
- Batteria: 5000mAh; Fast charging 30W, USB Power Delivery 3.0, Reverse charging.
Come già anticipato la batteria da 5000 mAh porta a sera l’Asus Zenfone 7 Pro senza alcun problema. Durante i test effettuati su tale device non ho notato strani comportamenti dell’autonomia o drain. Posso con certezza affermare che, uno dei punti di forza di questo smartphone, oltre al display, è la durata della batteria.
Durante la pandemia da COVID-19 ho utilizzato più intensamente gli smartphone in test, con sessioni di Netflix o maratone su YouTube. Come se non bastasse, durante la prova di Asus Zenfone 7 Pro, ho avuto un problema “all’armadio” TIM, problema che mi ha causato la disconnessione della fibra per un periodo prolungato di tempo. In questo lasso di tempo, per seguire lezioni online, per guardare i video su YouTube e per aggiornare il mio blog, ho usato l’Asus come dispositivo “Hot Spot”. Nonostante ciò lo smartphone in questione mi ha sempre portato a sera e non si è mai spento prima delle 22:00, non surriscaldandosi quasi mai, nemmeno con frequenze di aggiornamento fissate sempre sui 90 Hz.
La giornata stress effettuata su Asus Zenfone 7 Pro è iniziata con un paio di chiamate della durata media di 10 minuti, utilizzando il device come Hot Spot per le primissime ore della giornata per lezioni universitarie. Nella seconda parte della mattinata “stress“, ho utilizzato Asus Zenfone 7 Pro, come navigatore, utilizzando Google Maps come applicazione di riferimento. La sessione di Maps è durata all’incirca un 35 minuti, tempo durante il quale ho risposto a qualche WhatsApp e scattato foto.
La seconda parte della giornata è stata caratterizzata da un massiccio uso social, nello specifico Instagram, da varie chiamate in entrata ed uscita, ed da un pomeriggio di studio su Microsoft Stream, utilizzando Asus Zenfone 7 Pro come Hot Spot. Insomma non proprio una giornata “semplice” considerando il massiccio uso di social e hot spot attivo. Attività, le quali, hanno dato filo da torcere all’autonomia dello smartphone.
Asus Zenfone 7 Pro è arrivato a sera, intorno alle 22:03 con una percentuale di batteria residua pari al 2%, con 4 ore di schermo attivo, 1 ora e 30 minuti di Instagram e tanto utilizzo in Hot Spot. Per quanto mi riguarda promosso a pieni voti! Unico neo, la mancanza della ricarica wireless, su un device top del 2020 non può mancare!
Software&Ui
Al momento della recensione, Asus Zenfone 7 Pro monta Android in versione 10, con le patch di sicurezza ferme al 5 Novembre del 2020. Patch non recentissime, non possono che rendere “evidente”, il malcontento da parte mia nei confronti di Asus, circa la questione “aggiornamenti“.
Bene ma non benissimo, data la tipologia di smartphone e la fascia di prezzo in cui si pone, su questo versante, mi sarei aspettato qualcosa in più, speriamo che Asus recuperi nei prossimi mesi, sul versante Patch di sicurezza. Ciò che invece, mi ha piacevolmente “sorpreso” è la UI di Asus, un tempo molto “pesante” e “macchinosa”, oggi risulta quasi “stock”, con la giusta dose di personalizzazioni. Personalizzazioni come dicevo, poche ma efficaci, quale può essere il menu “gestione batteria“, nel quale è possibile fissare la carica massima ad un percentuale del 80%, 90% o 100%. Funzione molto utile ed interessante, in quanto, impostando una carica massima del 80/90%, andremo a “stressare” meno la batteria, permettendo così, di preservarla nel tempo. Questa funzionalità è una mossa davvero intelligente da parte di Asus, in quanto, sapendo che l’autonomia fosse più che sufficiente, ha deciso di implementare tale funzione, onde evitare, perdite di prestazioni precoci da parte dell’unità in questione.
Degna di nota la possibilità di attivare la ricarica “lenta” a 10W, nelle situazioni in cui non urge ricaricare lo smartphone in breve tempo. Altra personalizzazione importante a favore dello stato della batteria. Altre caratteristiche importanti della UI di Asus si trovano nel menu delle impostazioni avanzate, dove ad esempio è possibile personalizzare un’ azione rapida sul tasto di impronte digitali. Per esempio, nel mio caso, con un doppio tap, andavo a richiamare l’assistente Google, perché spesso e volentieri faceva confusione con le gestures di navigazione, e con l’invio dei vocali tramite WhatsApp. Degna di nota, in questa sezione del menu, la presenza del Game Genie, utilizzabile nelle sessioni gaming, e di “OptiFlex” sezione frutto di un ottimizzazione software, capace di far aprire in modo veloce ed istantaneo le applicazioni da noi scelte nell’apposito menu.
Foto & video
Il comparto fotografico di Asus Zenfone 7 Pro, è completo ed affidabile, nonostante ciò, non è a mio avviso, fra i top cameraphone.
Nello specifico le caratteristiche della fotocamera sono:
- Camera: flip-camera moduli: Wide (principale): 64 MP, f/1.8, 26mm, 1/1.72″, 0.8µm, PDAF, OIS;
- Camera Ultra wide : 12 MP, f/2.2, 113˚, 17mm, 1/2.55″, 1.4µm, dual pixel PDAF;
- Telephoto: 8 MP, f/2.4, 80mm, PDAF, OIS, 3x optical zoom;
- Dual-LED flash, HDR
- Video Rec: 8K@30fps, 4K@30/60/120fps, 1080p@30/60/240fps, 720p@480fps; gyro-EIS, HDR.
Le foto in generale, con buone condizioni di luce, sono ottime, non abbiamo presenza di rumore video, anche utilizzando la grandangolare, la quale ha un apertura “minore” rispetto alle altre due. Il vantaggio della Flip Camera è quello di avere lo stesso comparto sia per le “classiche” foto, sia per gli autoscatti o selfie di gruppo. Nonostante ciò gli le foto utilizzando le camere “flippate” non sono di altissimo livello, i volti dei soggetti, sembrano essere “filtrati” da un debole effetto bellezza. Ho controllato più volte che questa funzionalità sia disattivata via software, nonostante ciò, questa “strana” resa cromatica continua a persistere nel risultato finale dello scatto. Comportamento alquanto strano, perché non ho notato similitudini, negli scatti “panoramici” o “macro”.
Come anticipato, per quanto mi riguarda, le macro sono più che sufficienti, avrei preferito un livello di dettaglio maggiore, ma apprezzo il bokeh reale e non “artificiale” che questo comparto riesce a tirar fuori. I migliori scatti “macro” sono riuscito a portarli a casa con uno zoom fra 1x e 2x, mentre lo zoom 3x ha comunque bisogno “ovviamente” di una certa distanza, per poter mettere a fuoco il soggetto in questione.
Non al top, gli scatti in notturna, mi sarei aspettato qualcosa in più, che sia chiaro però, per uso social vanno benissimo, ma data la fascia di prezzo, data la “qualità” dei suoi diretti competitor, mi sarei aspetto un po’ più di qualità in notturna. Con queste piccole critiche mi riferisco alla quantità di rumore video presente nelle foto E nonostante sia presente la modalità “notte”, la qualità non migliora molto. Ovviamente qualità fotografica, sottotono, in notturna, su tutte e tre le camere, grandangolare, standard e teleobiettivo.
Buoni i “ritratti” sfruttando l’intelligenza artificiale, che va a scontornare il soggetto in questione, simulando l’effetto bokeh delle macchine reflex e mirrorless. Anche in questo caso, bene con tanta luce, mentre in condizioni da interno, o con luce leggermente fioca, lo scatto non è sempre perfetto, con una piccola carenza nei dettagli.
Ottimo invece il comparto video! Filmati super stabilizzati, ottimi colori e bene l’audio. Possiamo registrare fino ad una risoluzione 8K, ma io vi consiglio di non andare oltre il 4K a 60 fps, godibilissimo, fluido e disponibile su tutte e tre le camere dello smartphone. Attenzione, non potrete però effettuare lo “switch di camera” a riprese avviate, in soldoni, finite la registrazione video con la camera che avete scelto inizialmente.
Poco fa, vi ho sconsigliato di registrare in 8K, semplicemente perché non ha senso e i primi secondi di registrato “laggano” molto, rendendo inutile tale risoluzione.
Buono il software usato per il comparto fotografico, abbiamo la possibilità di scegliere, oltre che alla modalità foto/video, abbiamo:
- Modalità panoramiche
- modalità tracciatura movimento
- Ritratto
- modalità foto e video “pro”: Chicca di quest’interfaccia, specialmente in ambito video, dove tale modalità permette a chi ne ha le conoscenze e le doti, di sbizzarrirsi con i tanti paramenti a disposizione.
- Slow motion
- timelaps
- Modalità notte
Molto ma molto interessante, nel menu video la possibilità di poter attivare o disattivare (l’iperstabilizzazione), ovvero una modalità con risoluzione massima di 1080p a 60 fps, ma super stabilizzata, ottima per scene in movimento o piccoli filmati di “azione”.
Interessante il piccolo menu dedicato alla Flip Camera nella modalità video, dove possiamo far ruotare la camera stessa di varie gradazioni, tirando fuori filmati divertenti e nei casi specifici anche utili.
Conclusioni
Asus Zenfone 7 Pro è un device completo, con qualche piccolissima carenza. Al momento della review è in vendita su Amazon ad un prezzo di 820 euro, un prezzo non male per uno smartphone, per certi aspetti top, con uno storage di 256 gb. Vi consiglio Asus Zenfone 7 Pro? Si se non amate “notch”, “gotch” o fori nel display.
La flip camera è sicuramente un valore aggiunto, che presenta i suoi pro e contro. La qualità delle cerniere è alta, non mi ha mai dato un senso di “fragilità”, ma è sicuramente una componente soggetta ad usura per “fatica” e a cui porgere più attenzione. Asus con questo device mi ha stupito, avevo sottovalutato questo brand e la sua UI, personalizzata si, ma al punto giusto!
Se cercate uno smartphone top, con ottima autonomia e una buona camera, senza nessun “foro” nel display, allora Asus Zenfone 7 Pro potrebbe far la caso vostro!