Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi imbattei n’una losca figura
ché lo Melato Parallelepipedo agitava tra le dita.
Ehi, mi misi a dir, perché la scelta oscura?
Con far selvaggio e sicuro e conforte
di dirmi “Ecosistema” ello ebbe premura.
Risposta amara che poco è più morte
perché trattar d’Apple ed ecosistema citare mai
vi dirò, son cose ch’i’ non v’ho mai scorte.
Io non so ben ridir com’i’ v’intrai
tant’ero pien di curiosità a quel punto
che li otto dispositivi Apple comprai.
E poi ch’i fui dinnanzi d’un androidian convinto,
Là, rispondendo lui alla question rompiballe
“Ecosistema” mi scappò, impeto allor redento.
E così capii come tal macula in noi prende calle.
Cari amici di smartVSphone, grazie a questo scempio letterario, avrete sicuramente capito di cosa andremo a parlare e con quale spirito lo faremo. Credo che tra voi lettori siate veramente in pochi a non aver mai partecipato o perlomeno assistito ad una discussione sui vari sistemi operativi mobili, e tra questi sono spesso oggetto di confronto Android ed iOS.
In particolare, quando si parla dell’iPhone (dello Melato Parallelepipedo), è difficile non imbattersi nel termine “Ecosistema”.
“Perché utilizzi iPhone?” – “È bello, è veloce, e poi c’è l’Ecosistema”.
“Ma perché hai speso 1300 euro di telefono?” – “Eh perché iOS è l’unico che mi dà l’ecosistema”.
“Perché hai comprato una felpa XS se pesi 270kg?” – “Eh beh sai, l’ecosistema”.
Eh già, questo termine sta sfuggendo talmente tanto di mano da entrare nell’opinione dei possessori di un solo dispositivo Apple diventando fonte di nausea e dolori intestinali anche nei confronti di chi, come me, nel famigerato ecosistema ci è completamente immerso.
Quindi oggi ho deciso di spiegare, nel mio piccolo, cosa davvero sia questa cosa e quanto possa giustificare la collezione compulsiva dei prodotti Californiani.
PREMESSA: Quanto scritto dopo è solo frutto della mia esperienza. Descrivere l’ecosistema Apple in tutte le sue possibilità è veramente difficile perché ci sono piccole cose che entrano a far parte di automatismi assimilati e non più attribuiti alle macchine in utilizzo, quindi facilmente tralasciati.
Sono possessore di: Mac, iPhone, iPad, Watch ed accessori AirPods ed Apple Pencil. Mi limiterò a parlare di questi senza inserire TV e iPod, mezzi con i quali non ho dimestichezza.
CONFIGURAZIONE & SINCRONIZZAZIONE
IPHONE ed IPAD
Se avete già un iPhone e ne comprate uno nuovo, anche con qualche anno di distanza, avete modo di completare la configurazione in pochissimi minuti (velocità internet permettendo) grazie ai metodi di configurazione offerti da Apple.
Appena accendete un nuovo iPhone, il vostro vecchio dispositivo lo riconoscerà e basterà inquadrare l’uno con l’altro per dar via ad un automatismo che permetterà di avere il nuovo dispositivo configurato tale e quale al precedente senza il minimo sforzo: non solo, oltre alle impostazioni già sistemate, anche tutti i dati utente siano essi foto e musica o dati delle app (le famigerate chat whatsapp), saranno al proprio posto.
Se il vostro vecchio telefono non funziona più ma avete fatto un backup da iTunes o da iCloud di esso, allora basterà selezionare questo metodo di ripristino ed allo stesso modo riavrete tutti i vostri dati nel nuovo dispositivo: minima spesa (parlo di fatica), massima resa!
Il tablet potete configurarlo da telefono, e viceversa.
MAC
Con i mac avviene la stessa cosa tramite Time Machine: Il backup di questo tipo è un immagine iso del vostro macOS fattibile tranquillamente da apposita applicazione di sistema e ripristinabile dalla recovery della vostra macchina. Questo strumento è utile sia per riavere i vostri contenuti sui computer che cambiate nel tempo, sia nel caso di distruzione del sistema operativo… Ma questa è altra storia.
WATCH
Apple Watch è obbligatoriamente legato ad iPhone, quindi inutile dire che la configurazione del primo è del tutto ottimizzata: basta inquadrare con il telefono il vostro nuovo orologio appena acceso, e tutto verrà sistemato in autonomia.
Un Apple Watch abbinato al proprio account iCloud (anche se siamo leggermente Off Topic), permette di sbloccare il mac quando in prossimità di esso senza utilizzare password o touchID.
ICLOUD
Un grosso ruolo all’interno dell’ecosistema lo dà la tecnologia Cloud di Apple, che non solo ha uno spazio riservato ai backup dei dispositivi iOS, ma anche delle app comuni su tutte le macchine quali iWork (Pages, Numbers, KeyNote), Note, Promemoria, Calendario, Rubrica e di cartelle condivise da tutte loro come quella “Documenti” o “Scrivania” del Mac. Ciò fa in modo che tutti i documenti con cui state lavorando possano essere disponibili su iPhone, Mac ed iPad contemporaneamente e senza andare a selezionare a mano la cartella di un determinato servizio Cloud dove salvare il vostro materiale, e che tutte le vostre risorse giornaliere (note, promemoria, contatti, ecc.) siano immediatamente raggiungibili su qualsiasi dispositivo.
ICloud è l’autore di quella compattezza che rende ogni dispositivo aggiunto alla collezione un mattone di un muro.
ACCESSORI
Se parliamo di accessori parliamo di AirPods: esse una volta abbinate ad un dispositivo inizializzato con il vostro account iCloud, vengono riconosciute automaticamente da tutti gli altri e sono immediatamente utilizzabili senza altri abbinamenti da fare, senza considerare che per ogni sistema operativo basta impostare una sola volta i comandi secondo le proprie preferenze. Oltre a ciò, la connessione fra accessorio e device è automatica ed immediata. Piccolezze? Sicuramente sì, ma un panino è costituito da tante briciole.
TELEFONIA
Altra funzione che reputo decisamente comoda è quella di poter avere il “comparto telefonico” su tutti i dispositivi quando connessi alla stessa rete WiFi. È possibile infatti, sia per ricevere ed effettuare una chiamata sia per ricevere ed inviare sms, utilizzare il Mac (o l’iPad) mentre iPhone è appoggiato da tutt’altra parte. Cosa molto comoda quando in ufficio durante una relazione di lavoro c’è il bisogno di contattare un collega fuori porta continuando a produrre, non si hanno gli auricolari ed alzarsi per prendere il telefono in carica dall’altra parte dell’ufficio è utopia. O cosa molto comoda per chiacchierare con la propria ragazza mentre si distrugge la Divina Commedia di Dante… se solo tale figura esistesse.
Per quanto riguarda Watch, anche da qui si può rispondere… Ma voglio dire, lo smartwatch serve a quello quindi che feature è?
LAVORO ININTERROTTO
Grazie al supporto multipiattaforma delle app di Apple, è possibile “switchare” da un device all’altro durante l’utilizzo di una di queste app. Siete ad una conferenza, il relatore vi prende alla sprovvista dicendo un concetto importante e non avete fatto in tempo ad accendere il Mac? Annotatevi il tutto su Pages (o su Note) con l’iPhone, accendete il mac e nella dock di quest’ultimo apparirà la possibilità di richiamare l’app in utilizzo con tutti i contenuti fino a quel momento creati da altra piattaforma.
Questa tecnologia si chiama “Handoff” ed è la stessa che permette di copiare del testo da un dispositivo ed incollarlo tramite un altro. Questa ultima “magia” si rivela più utile del previsto, quando per esempio vi arriva un link tramite un’app a cui non è immediato accedere da desktop (FB Messanger, Instagram, ecc.) che volete aprire da Mac, o al contrario quando per esempio vi passano un file che contiene il link ad un’app da scaricare su iOS (e.g.) e voi liberamente lo copiate tramite il classico “cmd + c” da Mac e lo incollate normalmente su Safari da iPhone.
Con MacOS Mojave è stato fatto un lavoro per introdurre la Continuity (termine utilizzato da Apple per intendere il fatto che i suoi devices possono essere usati “assieme”) sul tema “fotografia”. È infatti ora possibile scattare una foto da importare direttamente in pages, note e simili o anche scansionare un documento da salvare come pdf nel Finder o inviare direttamente tramite mail da mac.
AIRDROP ED HOTSPOT
AirDrop è una tecnologia proprietaria di Apple che permette semplicemente lo scambio di file di ogni genere tra devices iOS e MacOS. È un semplice modulo bluetooth dedicato, molto veloce e che permette la condivisione da sezioni apposite dei sistemi operativi (una cartella su Mac, un’opzione di condivisione su iPhone). AirDrop è in fin dei conti una tecnologia simile alla classica Bluetooth, ma che permette trasferimenti più veloci con un’intuitività di utilizzo elevata.
La comodità dell’hotspot da iPhone agli altri dispositivi Apple è che non è richiesta la password del WiFi e che la connessione è attivabile direttamente dalla macchina utilizzatrice della rete, come per connettersi ad un altro qualsiasi router. Piccolezze? Sicuramente sì, ma… Ah no, questa l’ho già detta, che monotonia.
Possiamo concludere quindi dicendo che il l’Ecosistema Apple è semplicemente un ambiente sinergico per i dispositivi della mela, dove il concept e le possibilità per ognuno sono indipendenti, ma messi assieme formano un grande team che lavora in sintonia senza vincoli o barriere “architettoniche” fra uno e l’altro.
Bello no? Potrei chiudere il mio articolo qui siccome il mio obiettivo è stato raggiunto ma… Credo ci sia un’ulteriore analisi da fare.
È vero, l’Ecosistema Apple è un valore aggiunto ai dispositivi di questo marchio, ed è lecito citarlo quando si discute dei pro e dei contro dei nostri dispositivi, ma all’inizio abbiamo parlato di “guerra” tra sistemi mobili e non solo perché qui trattiamo principalmente di smartphone.
iPhone è diventato uno dei dispositivi più costosi (in rapporto alla propria fascia di mercato) degli ultimi tempi, e spesso vedo giustificare questa enorme spesa con il solo “ecosistema” come argomento a favore della tesi… Ma è giusto giustificare oltre 1000 euro di spesa, spendendone altre migliaia per un ambiente comodo sì, ma non irrinunciabile? La risposta a voi, io sinceramente penso che non debba per forza dare spiegazioni ad una scelta con parole che, fatemelo dire, fanno acqua da tutte le parti… e quindi, per finire questa pazzia come l’abbiamo iniziata, sapete che cosa risponderei quando qualcuno chiede motivazioni circa le mie spese?
Androidian, non ti crucciare:
Vuolsi così colà dove si puote
ciò che si vuole, e più non dimandare.
Porgo le mie più sentite scuse a Dante Alighieri ed alla letteratura italiana tutta. Vorrei potermi giustificare dicendo che ero in preda ai fumi dell’idromele ma no, il problema sono proprio io.