Oneplus, da diversi anni , non si smentisce e nel mese di Novembre lancia sul mercato mondiale la fantomatica versione T del suo top di gamma.
Semplice restyling o qualcosa di concreto ?
Design
Oneplus 6T eredita in toto il design del modello precedente, non soltanto nelle linee ma anche per i materiali adottati, come il gorilla glass 5 presente sul retro del device, fino ai 3 lati(superiore e i due laterali)che sono praticamente identici.
Le reali differenze le notiamo sulla parte posteriore, dove la fotocamera e il flash sono disposte nella stessa posizione di Oneplus 6 con l’assenza del sensore d’impronta digitale, di cui avremo modo di parlare nel corso della review.
La seconda differenza riguarda la parte frontale del device, dove si nota subito l’abbandono del “notch” in favore di una soluzione più elegante denominata “gotch” e la capsula auricolare spostata sulla parte superiore con un fessura molto piccola che non si nota più di tanto.
Analizziamo i 4 lati :
- Lato destro con la presenza del tasto power e lo switch per scegliere le varie modalità di suoneria(On, vibrazione e non disturbare).
- Lato sinistro con vano per le sim e il bilanciere del volume
- La parte superiore ospita soltanto il primo microfono
- Sulla parte inferiore abbiamo da sinistra verso destra: Speaker di sistema, USB 2.0 Type-C 1.0 e OTG, secondo microfono.
Le differenze non sono tantissime, ma bastano per distinguere questo Oneplus 6T dal modello precedente.
Ergonomia
Oneplus 6T risulta essere un po’ più grande e pesante rispetto ai modelli lanciati dall’azienda cinese negli ultimi anni : 157.5 x 74.8 x 8.2 mm per 185 g .
Nonostante le dimensioni e il peso siano leggermente aumentate, grazie ai bordi stondati sulla parte posteriore, la presa sembra essere buona. Il vetro posteriore fornisce un grip maggiore e si potrebbe anche pensare di non utilizzare una cover , in modo da non aumentare ulteriormente le dimensioni del device.
Il peso,nel complesso, è distribuito bene e non ho mai avuto grossi problemi nell’utilizzo quotidiano.
Display
Oneplus 6T monta un pannello Amoled da 6.4″ con risoluzione 1080 x 2340 pixels, 19.5:9 ratio (~402 ppi) con un aspect-ratio di quasi l’87% , quindi superiore a Oneplus 6. La luminosità del pannello raggiunge i 453 nits e sotto la luce diretta del sole la visibilità è buona, però si avverte la mancanza di una funzione che possa aumentare ancora di più tale valore in condizioni critiche, come ho potuto vedere su Aquaris X2 pro . Il sensore di luminosità, tra l’altro, qualche volta è pigro e ci mette un po’ a riconoscere la luce esterna per la regolazione istantanea della luminosità.
La riproduzione dei colori è molto buona, a partire dal nero molto profondo (caratteristica esclusiva degli Amoled) ed è anche possibile modificare le varie impostazioni con dei parametri predefiniti o manualmente in base alle proprie esigenze.
Di seguito le caratteristiche della funzione Calibrazione schermo:
- Predefinito : riproduzione di colori più saturi del normale.
- Modalità adattiva : riconosce la temperatura della luce ambientale , proponendo differenti consfigurazioni in base alle scene.
- sRGB e DCI-P3 : per entrambe queste due configurazioni, ho notato una calibrazione molto bilanciata .
Continuando a scrutrare le funzionalità presenti nelle impostazioni del display di Oneplus 6T , troviamo le seguenti voci:
- Modalità notturna: si può attivare manualmente o con un timer , e vi servirà per attivare il filtro luce blu per non affaticare gli occhi di notte.
- Modalità lettura : si attiva manualmente e trasforma il pannello in bianco e nero per favorire la lettura
- Visualizzazione sul notch: potrete scegliere se avere la status bar nera mimetizzando il “gotch”, oppure lasciare l’occhio del ciclope visibile.
- Display Ambiente : si differenzia dalla soluzione classica di Samsung e si può attivare o solo al sollevamento del device o toccando lo schermo. Con buona probabilità questa scelta è stata fatta in ottica autonomia.
Anno dopo anno Oneplus riesce ad equipaggiare i suoi device con pannelli sempre più interessanti e con colori sempre più fedeli, ma manca ancora quel salto in avanti come l’aumento di risoluzione o l’introduzione di pannelli con supporto ad HDR.
UI&Software
A distanza di soli pochi mesi, su Oneplus 6T ho trovato una OxygenOS in versione 9.0.7 (basata su Android Pie 9) molto più matura e, soprattutto, con qualche funzionalità in più che non guasta mai.
Tra le funzioni degne di nota, ci sono le gesture per la navigazione che si sostituiscono alla vecchia navbar e sono anche più veloci rispetto a quelle implementate sulla Oxygen 5.1.8 che provai su Oneplus 6. In particolare,l’accesso alle app in background è molto più rapido e anche la selezione e la navigazione è più fluida. All’inizio possono sembrarvi poco intuitive, ma c’è la demo nelle impostazioni che vi toglierà qualsiasi dubbio.
In utilità ci sono le classiche app parallele se volete usare più account con le classiche app di messagistica e app locker per bloccare con pin o impronta digitale determinate applicazioni(nel multitasking sarà possibile visualizzare l’app ma non il suo contenuto).
Per finire, nota di merito al launcher stock di Oneplus, molto personalizzabile, dalla scelta della griglia fino all’utilizzo di icon pack di terze parti , con l’aggiunta delle gesture per accedere velocemente ai toggle rapidi o alle notifiche. Se proprio devo trovare un difetto, una volta abbassata la tendina delle notifiche, facendo un ulteriore swipe per espandere tutti i toggle, i banner delle notifiche vengono rimpiccioliti senza dare la possibilità di accesso, il che è scomodo nel caso non dovessimo riuscire ad accedere con una sola mano.
Manca ovviamente la modalità ad una mano poichè sono state introdotte le gesture a schermo.
Prestazioni
Quando si parla di Oneplus, molto spesso l’area delle prestazioni ha una cassa di risonanza maggiore rispetto alle altre categorie, fotocamere comprese.
Su Oneplus 6T troviamo il meglio del meglio :
- SOC : Qualcomm Snapdragon 845 (4×2.8 GHz Kryo 385 Gold & 4×1.7 GHz Kryo 385 Silver)
- Ram : 8 GB LPDDR4X
- Storage : 128GB UFS 2.1 , più o meno 10 GB occupati dal Sistema
Tempi di apertura e chiusura delle app , inutile dirlo, tra i più rapidi se non i più rapidi del panorama mondiale. Nonostante l’esperienza utente sia molto soddisfacente, un occhio attento non può far finta di alcuni piccoli difettucci che sono figli di una non perfetta ottimizzazione.
In primis , partiamo dalla Ram occupata che supera sempre i 4Gb , il che è anomalo considerando la leggerezza della OxygenOS. In secondo luogo, mi è capitato qualche crash con Asphalt 9, e non è stato un semplice episodio.
Uno degli aspetti che ai più sfugge o che a nessuno interessa è la valutazione oggettiva del software. Al netto di una dotazione hardware molto evoluta e con un framework relativamente leggero, è più che normale aspettarsi un’esperienza utente soddisfacente, soprattutto dal punto di vista della velocità delle operazioni. Uno smartphone veloce ma non ottimizzato alla perfezione potrebbe non presentare mai problemi durante le nostre giornate , ma questo non vuol dire che non sia affetto da problemi come i “memory leak”.
A tal proposito, vi mostro gli screen della parte relativa all’ottimizzazione CAF, dove Oneplus si è sempre dimostrata carente :
Dagli screen si può evincere facilmente che l’ultimo commit inerente alla parte Qualcomm è datato 29 Luglio 2018, e fa parte della primissima baseline Qualcomm dello Snapdragon 845 basata su Android 9 e rilasciata il 13 Settembre. Aggiungo, inoltre, che l’integrazione della Baseline da parte di Oneplus è incompleta , perchè è indietro di 450 commit sulla Baseline stessa e circa 850 commit sulla Baseline più recente.
In soldoni , Oneplus dovrebbe occuparsi di più della parte Android piuttosto di quella relativa alla OxygenOS dove è già a buon punto grazie agli ultimi bugfix.
Connettività
- Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac, dual-band, WiFi Direct, DLNA, hotspot
- DL 5CA/256QAM, UL CA/64QAM, 4×4 MIMO
Supporta fino a DL CAT16/ UL CAT13 (1Gbps/150 Mbps) a seconda dell’operatore telefonico - Bluetooth 5.0, A2DP, LE, aptX HD
- GPS ,A-GPS, GLONASS, BDS, GALILEO
- NFC
- USB 2.0, Type-C 1.0 OTG
- Manca la Radio FM
Le differenze con Oneplus 6 sono quasi irrilevanti, ma dispiace vedere ancora quei dati non da top di gamma che potrebbero migliorare volta per volta, come la mancanza della Radio FM o l’utilizzo della USB 2.0 che, su un dispositivo che non ha più un prezzo aggressivo come un tempo, inizia ad essere una mancanza non da poco.
Fortunatamente l’esperienza telefonica con Oneplus 6T è stata ottima, soprattutto in autostrada con cambi cella continui . Molto soddisfatto anche del gps e della navigazione con Waze, con una precisione decisamente alta.
Fotocamera
Oneplus 6T monta sul posteriore un doppio sensore da 16 mpx(Sony IMX 519 ,1.22 µm, OIS + EIS,PDAF , f/1.7) + 20 mpx(Sony IMX 376K,1.0 µm,PDAF, f/1.7) , mentre sulla parte anteriore un sensore da 16 mpx (Sony IMX 371,1.0 µm,fuoco fisso,f/2.0).
Per quanto possa dirmi soddisfatto del risultato ottenuto con le lenti posteriori del quale parleremo successivamente, ho percepito l’esatto opposto per quanto né concerne gli scatti effettuati con camera frontale in tutte le condizioni. E siccome è giusto che il bello si faccia attendere, parto in quarta con la parte più critica del comparto fotografico di OnePlus6T.
I selfie effettuati in luce soffusa evidenziano un difetto piuttosto evidente, che riguarda la nitidezza dell’immagine. Nelle prime due fotografie (ritratto e auto) si ha un soggetto piuttosto piatto: la messa a fuoco è corretta ma la temperatura colori si mantiene su quella del background così come il contrasto, rendendo tutto piuttosto smorto e confuso. Difetto quest’ultimo che si risolve se viene attivato il flash frontale che risalta il colore sulla pelle: qui però il soggetto è molto mosso, ed è una cosa strana considerando che il flash dovrebbe fare in modo che i tempi di esposizione si abbassino e quindi, ovviamente, anche i difetti dovuti al tremolio della mano.
Mi soffermo un attimo sulla modalità ritratto perché viene presentato un ottimo riconoscimento del volto con una sfumatura graduale che non dà quell’effetto “photoshop” vista spesso su altri devices. Buona scontornatura che si ripresenta anche nel selfie in piena luce, nonostante qui si noti un po’ più di difficoltà (e non mi capacito rispetto al perché) nel riconoscimento della profondità di campo, visto che elementi lontanissimi dal primo piano sono stati definiti esattamente come quest’ultimo: non considerando questo difetto (che però reputo piuttosto fastidioso) in piena luce lo scatto risulta decisamente migliore, con una definizione più alta ed una qualità generale che si attiene su livelli piuttosto generosi.
Il discorso cambia però schiacciando il tasto “rotate” e passando alla fotocamera (o meglio alle due) posteriore.
Qui la qualità è piuttosto alta sia di notte che di giorno: OnePlus 6T si dimostra un campione nel distribuire il fuoco, ed infatti nella totalità dei sample si ha un’ottima definizione su tutta la diagonale proposta, sia per quanto riguarda le foto panoramiche, sia quando le linee si restringono ad un soggetto decisamente più vicino al luogo di scatto. Buono anche il bilanciamento dei colori, con un HDR che agisce molto bene senza influire troppo sulla fedeltà dei colori la quale, nonostante l’evidente gioco sull’impatto, si mantiene piuttosto buona.
Difficoltà nel calibrare la temperatura che segue di paripasso la fonte di luce (sole contrario, foto calda; nuvoloso, foto fredda).
Anche in assenza di luce otteniamo buoni risultati, con punti luminosi non bruciati o abbaglianti, un corretto livello di nitidezza ed in generale una buona qualità. Si fa notare il primo piano in notturna: ottimo punto di fuoco, ben ferma l’immagine, una distribuzione delle luci precisa. Qui possiamo anche comprendere il buon lavoro software che viene effettuato per nascondere il rumore residuo.
Complessivamente un buon comparto foto quello di OnePlus 6T, nonostante la fotocamera anteriore non mi abbia fatto impazzire (ma consideriamo che almeno nelle foto al buio, le condizioni erano piuttosto complesse) e si noti qualche difetto generale. In ogni caso però, considerato anche che il mercato smartphone orientale non si distingue certo per l’ottima capacità di ritrarre immagini, questo device mi sembra finalmente un ottimo inizio su questo fronte!
Multimedia
Passano gli anni, passano i Oneplus ma, a quanto pare, all’azienda cinese l’audio stereo non piace proprio. Anche su Oneplus 6T abbiamo lo speaker di sistema mono ma, soprattutto , manca il jack da 3.5 mm . Oneplus è stata molto gentile nel fornirmi gli auricolari proprietari , le Bullets Type-C, che ho trovato abbastanza scadenti. Con il bluetooth e il codec aptX-HD ho avuto buone sensazioni con alti e bassi riprodotti in maniera più che ottimale, mentre lo speaker di sistema l’ho trovato un po’ sottotono e con un volume non altissimo.
Video Recording & Rec. Audio
Come sul predecessore , su Oneplus 6T è possibile registrare video in 4k a 30fps, 1080p fino a 60 fps, slow motion a 240 fps per i 1080p o 480 fps in 720p e anche i time-lapse.
L’OIS è disponibile solo per i video a 30 fps e, aiuta non poco soprattutto di notte. Rispetto al modello precedente, grazie agli aggiornamenti software, è disponibile anche la registrazione 4k 60 fps e, devo dire, che i video risultano essere abbastanza nitidi e con un bilanciamento del bianco che non mi sarei mai aspettato. La mancanza di stabilizzazione un po’ si vede, ma non è così marcata come mi sarei aspettato. In tutti i formati video disponibili, l’audio viene catturato in modalità stereo a 156 kbps.
I microfoni di sistema, invece, lavorano molto bene e in ottica social avrete sempre degli audio molto corposi e chiari.
Gaming
Oneplus 6T sfrutta pienamente la potenza dell’Adreno 630 e durante le sessioni gaming non ho notato alcuna sorta di lag e i dettagli sono ovviamente riprodotti al massimo. A differenza di Oneplus 6, qui le temperature risultano essere più contenute, il che rende l’esperienza di gioca ancora più piacevole.
Nonostante qualche problema di crash su Asphalt 9, mi sento di promuovere con un voto molto alto questo reparto.
Autonomia
Oneplus 6T monta una batteria da 3700 maH che porta a sera senza alcun tipo di problema. Il modello precedente peccava un po’ da questo punto di vista, per cui Oneplus è corsa ai ripari aumentando leggermente le dimensioni del device al fine di montare una batteria che garantisse maggiori certezze ai proprio utenti.
La ricarica rapida Dash Charge è sempre molto rapida, con tempi pari a 90 minuti per una ricarica totale e di circa 60 minuti per una ricarica da 0 ad 80 % .
Per quanto riguarda la mia giornata stress, vi allego gli screen durante la mia trasferta romana :
Sicurezza
Mai come quest’anno, la versione T di Oneplus porta sul mercato una soluzione estremamente innovativa : il sensore d’impronta sotto al display. Ogni volta che il device viene risvegliato, sulla lockscreen appare l’immagine dell’impronta del nostro dito per suggerirci l’area per l’utilizzo della feature. Rispetto al sensore classico, ammetto che ho notato un tempo di reazione un po’ più alto ma, nel complesso, l’ho trovata una funzione ben integrata e soprattutto comodissima.
Per quanto riguarda la sicurezza in ottica software, su Oneplus 6T abbiamo il kernel 4.9.106 con patch del 1° Novembre 2018. Come al solito, anche Oneplus non integra sui suoi device le patch complete del 5° giorno del mese, rendendo il proprio device comunque non totalmente protetto.
Prezzo & Conclusioni
Il modello da me testato costa 589€ , 20€ in più al modello precedente , che trovo più che giustificati da un’autonomia superiore e ,soprattutto, dall’utilizzo di una tecnologia recentissima come il sensore d’impronta sotto al display. Forse sono l’unico al mondo che mostra le carenze di questo device che sono prettamente tecniche e che potrebbero non inficiare l’esperienza utente per tutti quanti noi, però ritengo giusto e onesto informare le persone su che tipo di prodotto si sta acquistando. Considerando la concorrenza e il fatto che i Oneplus calano veramente poco sul mercato dell’usato, potrebbe essere un buon investimento sul lungo periodo se si cerca un dispositivo con una Rom molto vicina all’esperienza stock e che ha nella velocità il suo punto di forza.