Oppo torna alla carica in Europa presentando prodotti tecnicamente innovativi. Basterà per imporsi in occidente?
Design
Oppo RX 17 Pro è senza ombra di dubbio lo smartphone più bello che abbia mai avuto in test.
Se si esordisce così in una review, due sole possono essere le reazioni :
- Beh, mi ha messo curiosità, vediamo come va a finire!
- Questo lo hanno pagato sicuro, per cui non vale perdere altro tempo.
Al di là dell’ironia, Oppo Rx 17 Pro è un dispositivo molto elegante , grazie al frame in metallo e il vetro posteriore che ha questa colorazione doppia come se fosse un gradiente che non passa assolutamente inosservata. La parte frontale è praticamente full-screen, con la presenza del “gotch” e una fortissima somiglianza con Oneplus 6T, con il quale condivide parecchie cose.
La parte posteriore, ospita la tripla fotocamera disposta verticalmente più il flash.
Analizziamo come sempre i 4 lati :
- Lato destro presenta il tasto power
- Lato sinistro il bilanciere del volume
- In basso abbiamo lo speaker di sistema,primo microfono, USB-C, vano per le due sim ibride
- Lato superiore ospita il secondo microfono.
Vi lascio una piccola gallery in modo da capire la mia euforia nel descrivere questo Oppo Rx 17 Pro :
Ergonomia
Oppo RX 17 Pro non è un dispositivo compatto e lo si evince dalle sue dimensioni e peso : 157.6 x 74.6 x 7.9 mm per 183 g .
Il dispositivo non è un peso piuma ma, grazie al vetro posteriore stondato, si riesce ad impugnare bene . Il vetro posteriore risulta essere un po’ “grasso” ,il che evita l’effetto saponetta molto fastidiosa ma resteranno impresse quelle fastidiosissime ditate che ,grazie alla colorazione Radiant Mist,si vedono pochissimo. Nella dotazione di base c’è una cover in tpu di colore azzurrino che potrete usare per aumentare il grip , senza dover rinunciare al design del device.
Display
Oppo Rx 17 Pro monta un pannello Amoled da 6,4″ con risoluzione 1080 x 2340 pixels, 19.5:9 (~402 ppi) e uno screen-to-body ratio del 86% . Come tutti i pannelli Amoled, possiamo usufruire di colori molto saturi e di un nero infinito. Gli angoli di visione sono ottimi e le immagini sono riprodotte perfettamente senza alterazioni particolari.
A livello di configurazioni software, non abbiamo granchè, con la regolazione della temperatura colore tramite uno slider e la possibilità di programmare la protezione notturna, ovvero il filtro luce blu per non affaticare gli occhi di notte.
Nonostante il dispositivo abbia un pannello Amoled, ad oggi Oppo non ha una configurazione Always On.
UI&Software
Oppo RX 17 Pro è caratterizzato dalla ColorOS 5.2 basata su Android Oreo 8.1 . Tra le voci più importanti della UI troviamo “Intelligente e pratico” dove è possibile scegliere una serie di configurazioni :
- Tasti di navigazione : Si puoi scegliere l’ordine del tasto back e multitasking e la possibilità di nascondere tutta la barra per utilizzare le app a pieno schermo.
- Barra laterale intelligente : ricorda vagamente una funzione coreana e consiste in un barra laterale dove si possono aggiungere delle scorciatoie a determinate app.
- Gesture e movimenti : qui è possibile selezionare tutta una serie di gesture per abilitare le feature come il risveglio del display con il doppio tap, lo screenshot con lo swipe con tre dita, le gesture a schermo spento per richiamare delle app o controllare l’app musica , ect..
Tra le tante funzionalità, ho trovato utile la classica clona app per utilizzare più account per diverse applicazioni di messaggistica.
Il launcher di sistema è il classico orientale senza drawer, ed è estremamente essenziale. Ho trovato molto scomodo dover sistemare ogni app manualmente nelle cartelle, come ho trovato scomodo non aver la gesture rapida per accedere alle notifiche piuttosto che alla ricerca globale che ritengo scomoda e sostituibile con il widget google.
Questa ColorOS ha ancora tanto di orientale e pochino di occidentale. Non dico che l’azienda debba snaturare la propria identità, però dovrebbe impegnarsi a snellire il framework per quanto riguarda molte funzioni che in europa non vengono utilizzate al fine di rendere il tutto più reattivo.
Prestazioni
La dotazione hardware di Oppo RX 17 Pro è la seguente :
- SOC : Qualcomm SDM710 Snapdragon 710 Octa-core (2×2.2 GHz Kryo 360 Gold & 6×1.7 GHz Kryo 360 Silver)
- Ram : 6 Gb LPDDR4X
- Storage : 128 Gb UFS 2.0
A livello di prestazioni il device è molto interessante , ed infatti paragonato a Oneplus 6T e Aquaris X2 Pro, si colloca perfettamente al centro tra i due device che hanno soluzioni Qualcomm appartenenti rispettivamente alla fascia altissima e media. Nonostante il device abbia un grande potenziale, si vede tantissimo l’incidenza della ColorOS che ancora non è pronta per il mercato occidentale, sia per quanto riguarda la UI che per la reattività generale del sistema.
Su ben 6Gb di Ram, quasi 4 sono perennemente occupati e il device mostra una lentezza generale che dipende solo ed esclusivamente dal framework.
Vedremo dal mese di gennaio cosa cambierà con la nuova ColorOS 6.0, perchè attualmente credo sia un po’ sottotono.
L’analisi del source relativo alla parte Qualcomm non è possibile farla in quanto Oppo non rilascia nulla da poter monitorare.
Di seguito una serie di benchmark:
Connettività
Ecco la configurazione di Oppo RX 17 Pro :
- Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac, dual-band, WiFi Direct, hotspot
- Bluetooth 5.0, A2DP, LE, EDR, APTX HD
- GPS ,A-GPS, GLONASS, BDS, GALILEO
- NFC
- USB 3.1, Type-C 1.0 e OTG
- Manca la Radio FM
Di questo device ho apprezzato particolarmente l’adozione della USB 3.1 , che mi ha consentito di accorciare i tempi nel trasferimento dati con il Pc, a differenza del più blasonato Oneplus 6T. Avendo testato i device in contemporanea, posso dire che con entrambi non ho mai avuto problemi di ricezione , il che dimostra la bontà delle soluzioni Qualcomm.
Fotocamera
Oppo RX 17 Pro monta sul posteriore un triplo sensore 12MP F1.5 / F2.4 + 20M F2.6 ,dove il terzo modulo modulo ToF 3D utilizza rilevatori laser e a infrarossi per scansionare l’ambiente e i volti. La fotocamera anteriore è un sensore da 25MP F2.0 .
Scrivo queste parole pensando di descrivere un lavoro fatto da un conosciuto cameraphone, magari prodotto da Apple, Huawei o Samsung. Ed invece no, parliamo di un’azienda cinese che con il suo RX17 Pro ha fatto un enorme lavoro sul comparto fotografico.
Partiamo nel parlare della fotocamera anteriore: i selfie in condizione di buona luce sono molto ben scontornati, i colori sono ben definiti e anche se ovviamente il bilanciamento tende a dare profondità alla foto non si discostano dal reale. La sfocatura del background nella modalità ritratto avviene gradualmente ed è assente l’effetto photoshop che dà la sensazione di aver tagliato ed incollato il soggetto. Forse un po’ di imprecisione la si nota nella transizione dalla felpa all’asfalto, ma parliamo di grigio su grigio e di un soggetto che prende metà inquadratura: la lente non può fare miracoli!
I selfie al buio sono decisamente più difficili ed infatti vediamo un repentino peggioramento delle caratteristiche viste prima, ma in realtà non così drastico.
La temperatura della luce in background condiziona l’intero scatto che si porta su toni molto freddi, oltre al fatto che la saturazione del blu è altissima. Ma oltre a tali aberrazioni che si possono giustificare visto l’ambiente, ritroviamo una discreta definizione del soggetto ed una scontornatura che, seppur non precisa, aiuta assieme al buon contrasto mantenuto tra soggetto e background a definire bene i piani di fuoco.
In questi sample non possiamo certo parlare di buon scatto, ma va valutato l’insieme.
Passando alla fotocamera posteriore anche qui rileviamo le medesime accortezze già dette: buona definizione dei soggetti, ottima capacità di mettere a fuoco anche in ambienti molto aperti, ottima disposizione delle luci e noto anche un discreto talento nel riconoscere l’ambiente di scatto: non si hanno infatti mai risultati estremamente caldi o freddi ed i colori sono sempre ampiamente fedeli alla realtà, cosa che apprezzo moltissimo.
Anche gli scatti in notturna sono degni di nota, i dettagli se non andiamo a cercare lo zoom forsennato rendono l’impatto della foto molto forte, i punti luminosi non risultano per nulla bruciati ed anzi, sono disposti in modo molto netto. Notevolissimo il primo piano al buio: dove la qualità generale dello scatto è ad un livello molto molto alto ed i dettagli sono pieni anche ingrandendo.
Unica cosa criticabile? Forse l’abuso dell’HDR, che nelle composizioni in ambiente luminoso tende a rendere cupo l’insieme, sottoesponendo un po’ troppo le zone d’ombra.
Che dire, se non “fantastico”. Reputo la fotocamera di questo device una delle migliori testate su uno smartphone finora: un po’ sarà anche gusto personale, ma questi risultati non mi aspettavo di vederli certo su un telefono cinese, anche se fra quelli più pretenziosi. Brava Oppo!
Multimedia
Su Oppo RX 17 Pro c’è uno speaker mono che fa il suo dovere. Confrontato a Oneplus 6T , ho trovato il volume un pelo più basso ma nel complesso più pulito. Con gli auricolari la qualità dell’audio è buona grazie soprattutto alla tecnologia Real Original Sound, che non è altro che un equalizzatore custom della ColorOS sviluppata con Dirac Research AB. Grazie al codec aptX HD anche con le cuffie bluetooth ho usufruito di un’esperienza audio gradevole con alti e bassi ben bilanciati.
Video Recording& Rec. Audio
Su Oppo RX 17 Pro è possibile registrare in 4k 30 fps con risultati soddisfacenti. Scalando a 1080p la qualità aumenta grazie anche alla stabilizzazione elettronica . Qualora volessimo applicare dei filtri alla nostra ripresa, questa verrà scalata in automatico a 720p. Per quanto riguarda la codifica video, di default i file vengono salvati in H.264 ma, dalle impostazioni, è possibile selezionare “efficienza elevata” per salvarli in formato H.265 .
In ottica social, i due microfoni con la soppressione del rumore svolgono un ottimo lavoro dandoci la possibilità di registrare audio-social puliti e gradevoli per gli interlocutori.
Gaming
Oppo RX 17 Pro grazie al nuovo Qualcomm Snapdragon 710 , monta la nuova soluzione Adreno 616 come Gpu. Essendo questa soluzione abbastanza recente, ho avuto qualche problema di compatibilità con alcuni giochi non presenti sullo store, come Asphalt 9. Nonostante ciò, ho deciso di scaricare l’apk da una fonte esterna per capire quali fossero le criticità e, al netto di qualche crash, l’esperienza gaming è stata gradevole e piacevole, con dettagli riprodotti sempre al massimo e con un frame-rate elevato. Le temperature sono sempre state sotto controllo , anche con altri giochi come Real Racing 3
Di seguito una serie di becnhmarks :
Autonomia
L’autonomia è la parte della review più difficile da scrivere. Il device ha una batteria da 2×1850 mAh (Typ) 2×1800 mAh (Min) , una soluzione in parallelo, unica nel suo settore.
L’autonomia non mi ha dato particolari problemi, indipendentemente dall’utilizzo. La pecca più grande è data dalla statistiche della ColorOS che, con l’attuale build, sono incomplete e non mostrano i consumi hardware. In aggiunta, le app di terze parti non riescono a monitorare le statistiche per qualche problema software e di conseguenza non ho alcun dato numerico da mostrarvi.
L’unica cosa che potete fare è monitorare le storie in evidenza sul mio profilo Instagram per rivedere la mia giornata stress.
Una cosa positiva in questa sezione però c’è !
La Super VOOC , ovvero la ricarica rapida di Oppo, è da guiness dei primati con un tempo di 33 minuti per ricaricare da 0 a 100 il device, merito dell’alimentatore ad alto amperaggio .
Sicurezza
La ColorOS ci tiene molto all’aspetto sicurezza, tanto è vero che c’è una sezione dedicata nelle impostazioni. Al suo interno si trovano tantissime funzioni, tra le quali :
- Blocco app: per accedere alle applicazioni scelte solo tramite impronta digitale o pin
- Spazio bambini : ambiente ospite creato ad hoc per i più giovani dove si può settare un tempo massimo di utilizzo ,le app a cui si può accedere, e la totale impossibilità di accedere ad app o configurazioni di sistema.
- Tastiera sicura: questa tastiera non logga le immissioni,non si collega alla rete e non fornisce suggerimenti in modo da assicurare che nessun messaggio possa essere intercettato. Fidiamoci!
La parte più cool del dispositivo è senza ombra di dubbio il sensore d’impronta digitale sotto al display. Nonostante la tecnologia sia molto innovativa, su Oppo RX 17 Pro è necessario un po’ di ottimizzazione per rendere il sensore più reattivo. Come secondo sblocco c’è anche la scansione 2d del volto che si può unire all’impronta digitale per avere una sorta di sblocco intelligente al fine di velocizzare l’attività, peccato però che lo sblocco con il viso sia troppo veloce e quindi alla fine rischiate di usare sempre e solo quello. Il mio consiglio è quello di attivare solo uno sblocco alla volta.
In ottica software, abbiamo il kernel 4.9.80 con patch del 5 Ottobre 2018. Le patch sono complete per quel che riguarda il mese di Ottobre ma, non per fare la voce fuori dal coro, non potendo analizzare il source lascia un po’ il tempo che trova. Anche in questo caso, tocca fidarsi!
Prezzo e Conclusioni
599€ è la cifra che chiede Oppo Italia per acquistare questo RX 17 Pro. Tra i suoi punti di forza troviamo la fotocamera, un design che ho trovato bellissimo e una serie di innovazioni hardware come il sensore d’impronta e l’utilizzo di una soluzione come lo Snapdragon 710 che vedo di buon occhio. La ColorOS va assolutamente migliorata e snellita , per cui andrà valutato il tutto nel mese di Gennaio.
Come partenza, tra Oppo Find X e questo RX 17 Pro, si può dire che l’azienda cinese ha le idee chiare, ma potrebbero non bastare per conquistare anche il mercato occidentale e in particolare quello italiano.